giovedì 27 marzo 2008

Sti Cinesi! - 1° parte: Lezioni di bon ton

Non posso non partire dalla descrizione delle persone con le quali vivo ogni giorno, volente o nolente.
Ovviamente ogni popolo ha le sue manie e le sue usanze, cose che ovviamente sono derise da altri popoli. Ciò che per noi è strano o maleducato, per l'altro può ovviamente essere normale o perfino educato. Diciamo che molti dei luoghi comuni riguardo le "usanze" cinesi hanno un discreto fondamento: ho voglia di parlarne in modo scherzoso, senza altri intenti che non siano i sorrisi!

Se siete schizzinosi e amanti del perfetto bon-ton francese non invitate mai un cinese a casa, a meno che non siate sicuri che abbia imparato le nostre maniere!

Durante il pasto i cinesi non stanno dritti sulla sedia portando il cibo alla bocca per mezzo delle posate: non si può fare coi bastoncini dato che spesso servono per "raccogliere" più che afferrare e non si può fare con le loro pietanze brodose tipo i noodles o le tagliatelle. I cinesi mangiano con la testa sopra il piatto e fanno tutti quei rumori che disgustano la maggior parte degli occidentali: bevendo il brodo risucchiano rumorosamente, come anche per ingurgitare quintali di bollentissimi noodles che, in pratica, aspirano avidamente dalla tazza dopo essersi messi in bocca una delle estremità. Non date loro dei maleducati: qui è maleducazione non fare rumore e lo chef sarà tanto più contento quanto più rumore sentirà dalla sala mensa!!

E poi amano sputare, ma proprio tanto, non riescono a farne a meno! Sputano ad ogni angolo di strada, sputano camminando, subito prima di entrare in un qualsiasi edificio, mentre vanno in bici (addirittura ho visto dei virtuosi che sono stati in grado di scaricarsi pure il naso durante la pedalata...no comment!). Davanti alla camera dove alloggio è posizionato un bel cestino che ormai ho soprannominato "cloaca", e che è responsabile di tanti miei sussulti, in quanto chiunque passa da quel corridoio non resiste e si sfoga in un rumorosissimo

"AAAAAAAAACCCCCCCCHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH"
...che quasi vien voglia di imitare, tanto è palpabile la sddisfazione dell'esecutore! Perfino nei ristoranti sento camerieri e cameriere che non lesinano eccezionali performance in tale sport, con la variante di "centro del bersaglio (cestino) dall'alto" che può sostituire la specialità "lancio del...".
C'è da dire che questo è un costume che (purtroppo?) sta per scomparire: vuoi che ci si è ricordati che sputare in luoghi pubblici è un buon metodo per diffondere la tubercolosi/sars/xyz, vuoi che qualcuno si sia accorto che agli stranieri fa un po' schifo e in tempo di Olimpiadi questo aspetto porta "sfortuna" (e ultimamente il governo cinese ci tiene a evitare "ulteriori" polemiche), sta di fatto che stanno comparendo cartelli che invitano a non sputare per terra, pena una sanzione!

Non è vero che ruttano a tavola! O almeno io non l'ho mai sentito fare, evidentemente è un vezzo prettamente giapponese dare le stelline di gradimento alla cena con un voto che va da 1 a 3 rutti! ^________^

Per strada, sia che voi siate in auto, bicicletta o a piedi o in carrozzina, date la precedenza a CHIUNQUE! Sulle strade cinesi hanno tutti ragione, sia quegli automobilisti che ti tagliano la strada durante un sorpasso, sia quelli che sono infastiditi del fatto che un pedone stia attraversando la strada sulle strisce, sia i centauri in bicicletta che stanno viaggiando in controsenso (si, qui ci sono le piste ciclabili che, teoricamente, hanno un senso di marcia!) e ti fanno rischiare la vita.



E chi più strombazza più ha ragione, quindi se vi capiterà di fare un salto a Pechino aspettatevi una città rumorosissima per l'enorme numero di clacson suonati contemporaneamente, anche senza motivo apparente. Evidentemente i cinesi seguono la morale confuciana anche sulla strada: "al mattino, appena alzato, dai uno schiaffo alla tua moglie e alla tua serva, anche se non ne conosci il motivo: loro lo conoscono".

I cinesi amano tantissimo presentare il loro biglietto da visita, lo vedono come un vezzo "figo" che li avvicina al mondo occidentale: ve lo presenteranno con due mani tenendolo agli angoli, stringendolo fra il pollice e l'indice (giuro, è una sorta di rituale!). Dovete afferrarlo nell'identico modo... E non fate i maleducati mettendolo in tasca senza guardarlo, per loro è offensivo da morire! Dovete leggerlo con molta (ipocrita) attenzione e poi riporlo in un posto sicuro (meglio il portafoglio o il taschino) :)




c'è da dire che non sono campioni di pulizia e di ordine. Gli odori che provengono dalle strade un po' più vissute e dagli edifici un po' più vecchi non fa venire in mente cavalli bianchi che corrono su cascate spumeggianti come nelle pubblicità dei nostri bagnoshiuma! Non è raro trovare ristorantini improvvisati sui ciglioni delle strade che preparano preoccupanti manicaretti in preoccupanti pentolami!!




Una cosa che ho notato con grande sorpresa è che la popolazione maschile non ama uno degli sport preferiti dai maschi italiani: lo "aggiustamento del pacco". Noi, si sa, siamo maestri e abbiamo diverse specialità anche in questa disciplina semi-olimpica. C'è l'aggiustamento "conclamato e ostentato" con la mano che afferra il "fastidio" da sopra i pantaloni all'altezza della cerniera, quello "spudorato ma efficace" che prevede l'inserimento della mano da sopra la cintura dei pantaloni per farla scivolare "in loco" e quello "discretoquasinascosto" che richiede anni di pratica e una buona manualità tecnica e vede la mano agire da dentro la tasca così, se eseguito alla perfezione, nessuno se ne accorge e non si reca disturbo al prossimo.

Insomma, mi si perdoni la digressione, i cinesi non "se l'aggiustano"...non voglio esprimere maligne ipotesi a riguardo delle loro dimensioni, però care donne sappiate che se siete stanche della rozzezza del vostro uomo la Cina è probabilmente il posto che fa per voi!

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domenica 23 marzo 2008

Cronache dalla Terra di Mezzo, Zhon Guo !

"Bologna è una vecchia signora
dai fianchi un po' molli..."

Non so perchè mi viene in mente una vecchia canzone di Guccini ogni volta che penso a Pechino. Forse perchè dopo un mese esatto che sono qui vorrei proprio vederla come una "vecchia signora": Pechino è antica, antichissima...ma non lo dimostra, purtroppo.

Pechino è troppo moderna per i miei gusti, e me l'aspettavo. Ma ero anche convinto di riuscire a trovare un po' più facilmente angolini non ancora raggiunti dal nuovo cemento, qualche isoletta sufficientemente vasta da potermi permettere di scorazzarci con la mia bici come nel celebre film "le biciclette di Pechino".



Ma qui le vecchie costruzioni, quelle storiche, non vengono considerate come pezzi di storia da conservare: ciò che è vecchio è vecchio e va semplicemente cambiato, non conservato. E tutto viene sostituito da pachidermiche costruzioni, e ci si stupisce da quante ne riesca a contenere questa città.
Di Pechino non posso che parlarne come di una città incredibilmente sconfinata,dove i palazzi più grandi sembrano farsi inghiottire nella vastità di un panorama che mostra altri enormi palazzi e ancora palazzi immersi in una lucidissima e razionalissima rete di (enormi) strade.


Troppo grande per me Pechino, io che sono abituato alla minuscola Pisa (mi fanno morire, i cinesi, quando spiego loro che in 30 minuti di cammino si attraversa da una parte all'altra!!) e che abito in una frazioncina circondata da campi il cui nome è inequivocabile riguardo le sue dimensioni: Cinque Case!


Ho pensato a questo blog per mantenere ferme delle immagini e delle sensazioni che potrebbero scivolare via col passare del tempo...e dato che un'esperienza del genere - 7 mesi in China, la cosiddetta "Terra di mezzo" - vale la pena ricordarla nei minimi dettagli di visioni, suoni, odori (soprattutto odori! -____- ), colori, umori, pensieri e conoscenze, ho deciso di imprimerla su "carta" per me, per i miei amici e per chiunque abbia voglia di sentire un po' di cose curiose riguardo questo strano quanto incantevole paese.

Ho intenzione di girarla più possibile la Cina: non capita spesso l'occasione di poter conoscere un popolo e un paese così distante da noi, vivendolo dal di dentro. Per avere maggiori possibilità in questo intento sto cercando di imparare il cinese, anche per riuscire a collaborare meglio coi miei colleghi di lavoro che non parlano quasi per niente l'inglese! Una tragedia su tutti i fronti, più studio questa lingua più mi rendo conto che i cinesi sono un popolo di pazzi!




Purtroppo non sono qui per la stessa ragione del viaggio (de Andrè), ma per lavoro. Spero ugualmente di aver tempo di animare questo blog con foto e parole che spieghino al meglio le caratteristiche di questa gente, i colori che dominano i quartieri un po' più antichi e i mercati, le difficoltà di essere uno straniero visto con diffidenza/curiosità, i problemi della lingua, cibi tipici, persone conosciute e qualsiasi altra cosa mi impressioni.


Zaijian !