lunedì 30 giugno 2008

Raccolta differenziata in Cina

Io tengo molto al concetto di raccolta differenziata e mi inalbero ogni qualvolta vedo pesantemente non rispettati tali criteri o venga messo di fronte a uno spreco macroscopico!

Quello che più mi ha infastidito del mio arrivo in Cina, e dell’inizio delle mie attività di cittadino producente immondizia, è stata proprio la mancanza di appositi bidoni per la raccolta differenziata. In effetti il cittadino medio cinese non si adopra, dato che non è prevista in termini di nettezza urbana ufficiale, nel differenziare l’immondizia.
In questo modo accade che tutti quei rifiuti la cui energia è ancora esistente e sfruttabile, venga invece irrimediabilmente “termovalorizzata”, termine che va molto di moda ora e che significa, né più né meno, “incenerire” (ma col vantaggio di far sentire meno in colpa le persone sullo spreco energetico attuato e la quantità di diossine liberate). I cinesi non sentono questo senso di colpa e gettano di buon cuore tutto nel cassonetto più vicino. La nettezza urbana preleva e porta via tutto, presumibilmente, alla stessa discarica/inceneritore.

Ciò nonostante Pechino ha delle eccezioni, riguardo la raccolta differenziata, che credo siano molto sui generis e degne di menzione.
Intanto c’è da dire che, se si escludono le zone un po’ più sfigate e lasciate al proprio destino (tipo quella dove vivo io, manco a dirlo!), Pechino è una città molto molto pulita e nelle zone centrali la raccolta anche dei più piccoli rifiuti è veramente minuziosa!! Squadre di spazzini girano con le bacchette – si, le usano anche per i rifiuti, da morir dal ridere! – a togliere da terra anche il più piccolo mozzicone di sigaretta.





C’è da notare e da far presente che è veramente rarissimo sorprendere un cinese a gettare una cartaccia per terra, nonostante non mi risulti che esistano multe per questo. Ci piace sentirci tanto più civili degli altri e diciamo che i cinesi sono “sudici”, ci lamentiamo degli extracomunitari che pisciano nei vicoli gridando alla deriva civile (ogni riferimento alla fu-Fallaci è puramente voluto, così come ogni critica alla sparizione nelle città dei cessi pubblici per costringere le persone ad entrare nei bar e consumare, per poi vergognarsi pure come ladri a chiedere l’uso del bagno), però non ho mai sentito negli altri il brivido di intenso fastidio che io provo quando vedo sapientemente, e istintamente, stringere il mozzicone di sigaretta fra il pollice e l’indice per, con uno scatto di quest’ultimo, fargli fare una parabola verso il selciato, la spiaggia, un bosco. Se dovessi dipingere un quadro dal titolo “strafottenza” di sicuro immortalerei quel momento.

Ho visto però appoggiare, non gettare, bottiglie di plastica usate a terra o sui marciapiedi e lì mi sono dapprima scandalizzato. Ma in mezzo alla gente sono nascosti, è il caso di usare il termine nascosti, tutta una serie di micro-elementi umani che vanno a rovistare nei cestini, per terra, sui marciapiedi alla ricerca di rifiuti riutilizzabili. Mentre si passeggia per le strade di pechino con una bottiglia d’acqua o una lattina di coca semivuota, non è raro che una persona anziana ci venga incontro facendoci capire di volere il “vuoto”. Hanno delle borse dove infilano le bottiglie, dopo averli saggiamente schiacciate, e nelle quali raccolgono anche quel poco di carta che riescono a trovare. Appoggiare le bottiglie a terra piuttosto che infilarle nei cestini evita loro la perdita di tempo, l’umiliazione del “rovistio” e il rischio di ferirsi con qualcosa. Ho preferito non scattare fotografie in quanto queste persone, che vivono evidentemente molto al di sotto della soglia di povertà, in quanto la mia immaginazione ha voluto farmi pensare che non gradissero essere immortalati durante questa, credo per loro umiliante, ricerca.

Il concetto è semplice e prima riusciremo a capirlo anche noi, prima riusciremo a salvarci dalla disfatta totale per collasso del pianeta: i rifiuti, così come oggi noi li produciamo, contengono ancora del valore, dell’energia che può essere spremuta invece che buttata, quindi è energia che può essere VENDUTA!!
Al contrario di come piace pensare ai “civili” paesi occidentali, la quantità di spreco che si riesce a perpetrare non è un indice del benessere, bensì una buona misura dell’idiozia di una società arrogante e antropocentrica, che pensa di poter disporre delle risorse del pianeta (e quindi anche degli altri coinquilini) a proprio capriccio.

I micro-elementi umani altro non sono che persone piuttosto anziane, o disoccupati, che vanno capillarmente in cerca di rifiuti ancora utilizzabili, principalmente carta e plastica. Il fine è di rivenderla in centri, gestiti da normali cittadini (e anche loro non sembrano passarsela molto bene), che danno più l’idea di discariche abusive (ma intorno a queste c’è un alacre lavoro).





Questi evidentemente rivendono i “rifiuti” a ditte ancora più grandi che sfruttano questi materiali, riciclandoli, per altri vari scopi produttivi. La Cina è attualmente il più grande importatore di materie prime e di materiali edili, plastici ecc., è ovvio che l’espansione vertiginosa che sta affrontando non potrà facilmente essere sostenuta senza un logico e lungimirante riciclaggio. La Cina rappresenta il 30-40% della richiesta mondiale di rame (ecco perché sono nati i furti di grondaie!), il 36 % della richiesta mondiale di acciaio, oltre il 55% del cemento e non voglio spaventare oltre!

Torniamo ai nostri riciclioni! Ogni bottiglia di plastica vuota viene pagata 1 centesimo di yuan. Con 10-20 bottiglie raccolte si riesce a rimediare un pranzetto scarso, ovviamente roba da poveri, una tazza di riso o un po’ di noodles in brodo e se uno ha culo riesce anche a rimediare un po’ di carne (uno spiedino con una 50ina di gr di carne di pecora costa esattamente 1 yuan nella stra-grande maggioranza dei casi).
In questi centri, io ne ho visti solo all’aperto e non vogliono che si facciano foto (ma ormai le avevo fatte!!), lo spazio occupato viene organizzato in vere e proprie “zone di riciclaggio”: la zona per la plastica fine da bottiglie…







quella per la plastica più spessa…





…la carta e gli oggetti “smembrabili.”







Se si è fortunati, infatti, si possono notare persone al lavoro atte a smontare oggetti più complessi e ingombranti: sedie che vengono separate nella parte metallica e quella plastica, divani dai quali viene ricavato il legno e la stoffa, televisori che vengono divisi in plastica, legno, ferro, magnetite ecc. ecc.

Credo che anche i computer facciano questa fine. Ho visto corrieri specializzati nel recupero di computer vecchi portati via dai grandi centri dell’elettronica (in pratica veri e propri quartieri di magazzini di informatica, audiovisivi ecc.). Però non so se vengano usati come tali, spedendoli nelle zone più disagiate della Cina (campagna rurale e sud del paese), o se facciano la fine dei televisori con recupero di plastiche, vetri e soprattutto silicio, che ora come ora incomincia a scarseggiare pesantemente!





Anche il rifiuto organico ha un suo utilizzo!! Se si fa molta attenzione, si possono vedere eserciti di omini molto discreti che passano diligentemente al setaccio tutti i ristoranti della zona. Si muovono di notte, quasi come topi di nascosto, e vanno in giro con due secchi attaccati a un bastone che caricano sulle spalle (si, proprio come nei cartoni animati).

Trasportano tutto l’organico che i ristoranti non sanno come altrimenti utilizzare: gli omini pagano per questo prezioso e maleodorante materiale, che poi rivendono a industrie che ne ricavano cibo per animali. Da noi sono i ristoranti che pagano un tot al mese a delle ditte che fanno cose simili, e francamente credo che in questo modo tanto organico venga gettato nei rifiuti ordinari, ma è apprezzabile notare uno sforzo per sprecare il meno possibile.

Vorrei sottolineare come tutto ciò non sia dettato dalla presenza di una morale ecologista o ambientalista, qui non esistono partiti, figuriamoci quello dei verdi! E nemmeno esiste la preoccupazione per l’ambiente che può scaturire dalle coscienze personali. Il tutto è mosso dalla convenienza della cosa. E il governo stesso si sta muovendo in questo senso, dato che si comincia a capire che è meglio prevenire che curare, forti anche delle esperienze di incuria occidentale: inquinamento di acqua e aria, spreco di risorse e di energia alla fine si traducono in perdita economica e perdita di salute per i cittadini (quindi ancora perdita economica). Dubito che risolveranno brillantemente entro poco tempo, ma è già qualcosa il pensarci. Sono previsti forti finanziamenti e agevolazioni per gli stranieri che andranno a investire in Cina per imprese dedicate alla risoluzione dei problemi ambientali et similia e questo è uno dei pochi campi in cui si possono ancora fare affari facilmente in questo paese.

Non è finita! Una cosa che ho apprezzato tantissimo nel comportamento del cinese medio è che quando al ristorante non riescono a finire il cibo ordinato fanno una cosa che da noi verrebbe vista come una cosa da barboni, con disgusto, disprezzo, tracotanza, supponenza: molto spesso, infatti, si fanno fare un bel fagottino della roba avanzata da portare a casa!! Da noi l’ho visto fare giusto per la pizza, qui si pensa perfino a portare il cibo eventualmente non toccato ai propri compagni di stanza, sapendo che verrà gradito (e non per povertà, ma giusto per premura!). E’ una cosa normale, anche se c’è da dire che difficilmente un cinese non riesca a finire il proprio pranzo, si può dire tutto di loro ma non che non siano delle buone forchett, ooops, bacchette!! ^___^

20 commenti:

Anonimo ha detto...

Beh, il "doggybag" è istituzionale anche in USA. Mentre in Francia (soprattutto a Parigi) ci si porta via la bottiglia di vino iniziata ma non finita.

Un appunto riguardo ai termovalorizzatori: non è solo una moda o un'etichetta per far sentire la gente tranquilla: il bruciare la spazzatura non riciclabile per produrre energia è anche essa una pratica di riciclaggio e di conservazione delle materie prime. Ovvio che questi impianti dovranno funzionare in modo corretto (e qui entra in gioco l'onestà e non la tecnica) per non liberare diossine ma quella è un'altra storia.


---Alex

Unknown ha detto...

Ah, pensa te i Francesi!! Grandi!! In Italia invece il vino non finito va a far parte del "vino della casa" !! ^___^


Riguardo i termovalorizzatori è assolutamente vero quello che dici ma, appunto, per i rifiuti NON riciclabili!! Ma sono visti come rimedio per far sparire rifiuti!
Il fatto è che prima di tutto occorrerebbe ridurre il volume dei rifiuti con campagne di sensibilizzazione al riciclaggio, e solo dopo pensare alla costruzione di termovalorizzatori, che ora come ora da noi sono visti come semplici "mangia monnezza", senza criteri di differenziazione dei rifiuti!!

Insomma, se non ci decidiamo a produrre meno rifiuti e a non sprecare l'energia residua si presenteranno i termovalorizzatori sempre e solo come dei bruciatori e basta!! Ma soprattutto come ghiotte occasioni di cessioni di appalti...oioi!!

Daniela ha detto...

E' proprio in Francia che io ho riscontrato l'abitudine di portare a casa gli avanzi(solidi e liquidi!!! :D)... e devo dire che lì per lì sono rimasta un attimino spiazzata... e, se devo essere sincera, all'inizio è sembrata anche a me una cosa da barboni... ma alla fine basta un pò di elasticità mentale per capire che è una cosa civilissima e rappresenta un grosso calcio allo spreco!

lucia ha detto...

anche a GermaGna ci si porta via gli avanzi dal ristorante, anche a GermaGna si riporta la bottiglia vuota al supermercato `(che qui di bottiglie di birra vuote ce ne sono miliardi! ehehe, ma non é che riciclano il vetro, RIUSANO la bottiglia. dal punto di vista del risparmio e dell´ambiente é moooolto meglio!) o la si lascia per chi di sicuro la raccoglierá nottetempo per fare un po´di spesa con i soldi del vuoto a rendere.
mi sa che c´é un motivo per cui NOI italiani si naviga fra i rifiuti e gli altri no...
immmaginate se un popolo cosí numeroso come i cinesi producesse rifiuti non riciclabili al ritmo dei napoletani...
non basterebbero le terre emerse per stoccarli!

Unknown ha detto...

eh, ma che in Germagna sono avanti rispetto queste cose è una cosa ormai assodata e una splendida realtà!! PErò è diverso il concetto: loro lo fanno per coscienza ecologica, in Cina per economia, a Napoli se ne sbattono (e anche nel resto di buona parte dell'Italia) senza contare che anche la camorra ha un bel giocare dietro i rifiuti!!!


per Daniela:

io cmq di solito la bottiglia del vino la finisco, dè!!! ^___^

Daniela ha detto...

Pensa che io neppure la inizio!!!
:D

lucia ha detto...

ah no, guarda, i tedeschi son proprio tirchi!!! peggio dei lucchesi! sono attaccatissimi ai soldi e odiano lo spreco.
e sí, certo, hanno anche una coscienza ambientale, ma di piú hanno la capacitá di farsi due conti in tasca!
e se lo facessimo anche noi scopriremmo che essere rispettosi dell´ambiente é anche un modo per risparmiare un sacco di soldi.
ma come fare a far passare questa idea in un mondo che pensa che consumare sia un dogma piú potente dell´immacolata concezione?
e dove "l´economia gira con te"? e dove se giri con un sacchetto giallo della spesa la gente esce di casa e ti dice "grazie"?
mah!
ciau!

Unknown ha detto...

si, appunto, come ho scritto anch'io, oggi come oggi in paesi come il nostro dove è la pigrizia che la fa da padrona e chi più spende più vale, la possibilità di sprecare è un valore...un po' come un tempo l'obesità era un canone di bellezza!!
lo capiremo?? forse si, quando saremo con le pezze al culo!!

@ Daniela:

sei astemia?!? NOOOOOOOOOOOOOOOOOO, NON ME LO DIREEEEEEE!!!!!!!
male figliuola, maleeeeeee!!

Daniela ha detto...

Ok! Non te lo dico!!! :D :D :D
Però sono già brilla di mio... quindi va bene uguale!!!

Unknown ha detto...

dèèèèèèè, non ci posso credeeeeeeeeeeeee!!!!!

anche se sei già brilla di tuo non vale!!! Urge una rieducazione stile "metodo Ludovico" (cit. Arancia Meccanica)!!

Anonimo ha detto...

maremma... e come vorresti fare? con l´imbuto?
:)
per daniela: seguendo i consigli di giorgio sul vino il minimo che ti possa capitare é di lavarti le gengive al posto dei denti...
io fossi in te starei attenta..
eheh

Daniela ha detto...

Cara Lucia, hanno provato in tanti a farmi cedere alle tentazioni dell'alcool...
Ma con me è una battaglia persa in partenza!
Non si tratta proprio di essere astemia... semplicemente l'alcool non mi piace e quindi c'è poco da tentare... sono in una botte di ferro!!! :D
Risposta valida anche per Giorgio ovviamente!!!

Unknown ha detto...

no, le gengive le massacro solo per revenire la placca!! Si attacca la borde gengivale come sappiamo, ma basta eliminare il bordo gengivale e il gioco è fatto! Altro che mentadent e cazzi e mazzi!! :D


no via, una donna che non beve vino, devo trovare l'antidoto!! ^__^

Daniela ha detto...

In bocca al lupo!!! :D

Unknown ha detto...

@Daniela

uhm...leggo fra le righe una certa perplessità e ironica malfidanza...

:P

Daniela ha detto...

...sei bravo a leggere tra le righe!!! :D :P

Unknown ha detto...

so fare tutto io!! è il mio peggior difetto!! :P :P

Daniela ha detto...

...il miglior pregio invece sarà mica la modestia?!?!? :D :P

Unknown ha detto...

...mi domandavo...ma gli stlonzoli come te finiscono nell'organico o c'è una raccolta a parte? :p
(e tu lo sai perchè sei stlonzoloooooo, CINICO!!!)auuauauu

Unknown ha detto...

@ Daniela:

caspiterina!! Ma allora esiste davvero l'intuito femminile!!! ^__^


@ Butterfly:

sai dove vado a mangiare stasera? Da Cino!! Me l'ha consigliato la nonna!!! (scusate tutti, questa la capiamo solo io e la diretta interessata, mi perdonerete!! ^___^ )