giovedì 8 maggio 2008

De rebus Cinae: 3° e ultima parte

Sottotitolo: La censura, il consenso popolare, Tibet e occidente


Prosegue il pippone infinito sulle questioni politico-sociali della Cina. Oggi affrontiamo l’argomento delle strategie del regime, censura in primis. E dovrebbe essere l’ultimo dei capitoli “proibiti” e “stra-lunghi” ! ;)

Devo dire che la censura e la propaganda cinese hanno fatto un lavoro magistrale, di una finezza squisita e di un’intelligenza strategica comune a pochi altri regimi che io ricordi.

Il cinese medio accoglie in maniera pressochè totale la versione del governo cinese riguardo il cosa pensi l’occidente dell’indipendenza del Tibet e di altre questioni. Oltre ad affermare che la cosa sia un affare interno, la convinzione diffusa, grazie alla propaganda di regime, è che la stampa occidentale stia ordendo per conto dei propri governi delle trame anti-cinesi in modo da favorire l’indebolimento della Cina che sta diventando economicamente troppo forte e quindi fa paura all’occidente. Da una parte non fa una grinza e, oltre a poter essere anche un po’ vero, questa ipotesi inorgoglisce non poco la popolazione, la quale vi crede volentieri.

“they distorce the reality”, vanno ripetendo. La stessa identica versione che potete trovare sui siti di informazione cinese nella versione inglese: http://www.chinadaily.com.cn/

Ho avuto un bel da fare col ripetere che se tutto il mondo, dalla Grecia al Canada e via dicendo, dà la versione A della faccenda (cioè che la Cina reprime violentemente anche manifestazioni pacifiche creando centinaia di morti per un qualcosa che dovrebbe essere un diritto), mentre solo la Cina fornisce la versione B (vedi sopra) censurando sistematicamente tutte le versioni che si avvicinano ad A, forse un qualche dubbio sull’onestà del governo cinese ce lo si può porre. La reazione è stata quella di chi non vuol credere. Nessuno crede ai massacri per le feroci reazioni cinesi o ai soprusi che la popolazione tibetana è costretta a sopportare, soprattutto nessuno sa che che le autorità cinesi decidono a tavolino quali siano le reincarnazioni dei Buddha da imporre ai tibetani. Questo è ancora più sorprendente se si pensa che i cinesi sanno benissimo che molte notizie vengono filtrate dal governo.
Ho provato ad esplorare anche nella memoria dei fatti di Piazza Tian’ an men: la repressione da parte dell’esercito è stata necessaria perché gli studenti hanno ucciso dei poliziotti, secondo i nostri cinesi.





Così come il Dalai Lama è una persona deprecabile e ha fatto uccidere migliaia di persone…e non provate ad affermare il contrario perché la reazione è in un pugno chiuso che volteggia minacciosamente in aria!! Mi veniva proprio chiesto, con stupore: “davvero pensi che il Dalai Lama sia una brava persona?!? Vuol boicottare le olimpiadi, ha organizzato la protesta appositamente in questo periodo!”. Non c’è modo di far passare il concetto che il Dalai Lama ha appoggiato ufficialmente le olimpiadi: una cosa è chiara, il governo vuole che il Dalai Lama sia odiato e ci riesce.

In bus mi hanno chiesto se sono francese (di nuovo!) …quando ho detto che non lo ero e ho visto sorridere l’interlocutore ho capito il motivo, confermato dal suo “I hate france people” ! Il motivo risale alla protesta contro la fiaccola olimpica e l’annuncio della mancata partecipazione di Sarkozy alla cerimonia di inaugurazione.
I compagni di laboratorio coi quali ho provato a discutere hanno anche dimostrato di “aver voglia di conoscere”, provando a fornirmi “prove” di quello che dicevano, mostrandomi siti web con foto che dimostravano non ho capito bene cosa (niente!!). Immagino volessero mostrarmi le discrepanze fra la loro realtà e ciò che invece ha pubblicato la stampa straniera. Ho fatto notare loro come io non fossi in grado di fare altrettanto per difendere la stampa internazionale, dato che qualsiasi sito a favore della mia tesi era censurato in maniera efficacissima dai sistemi di controllo cinesi. Nessun sospetto di malafede, per i nostri cinesi, per questo atteggiamento censorio: il governo vuole solo nascondere le menzogne. Una battaglia persa.

In effetti il governo cinese opera un’abilissima censura su molti siti che riguardano il Tibet o altre questioni da loro giudicate “inopportune”. Una censura che colpisce alcuni siti in maniera permanente, altri solo temporaneamente. Questo grazie a filtri posti a livello di centrali posizionate su tutte le dorsali di connessione ad internet. Migliaia di “addetti alla censura” lavorano incessantemente per captare la digitazione di parole “proibite” o “chiave” e monitorare ciò che viene raggiunto con tali parole. Il risultato non è niente di grave: semplicemente dopo un po’, se il sito raggiunto è giudicato “non conforme”, viene reso indisponibile e il tentativo di raggiungerlo nuovamente (a volte anche da parte di altri) restituisce un neutrale e insospettabile page not found”, così non si può dare la colpa a nessuno.

Ammetto di non aver ben chiaro cosa succeda in realtà e se ci sia una sistematicità in questo tipo di censura. Però da quando sono arrivato in Cina non sono riuscito ad avere accesso a wikipedia se non nelle ultime 3 settimane e in maniera non continuativa, dato che il sito riporta troppe informazioni riguardo le malefatte del governo cinese. Durante i periodi degli scontri a Lhasa erano diventati improvvisamente inaccessibili anche youtube e i siti di canali di informazione in inglese come CNN, NBC e BBC, ora di nuovo raggiungibili. Molti blog, compreso il mio in quanto blogspot.com è piuttosto diffuso, sono anch’essi spesso inaccessibili (il mio anche adesso non si può visualizzare da qui). Le prime pagine di questo blog le ho, infatti, dovute pubblicare utilizzando un proxy, che mi è utilissimo anche nei momenti di “oscurità” per raggiungere anche gli altri siti proibiti.
Per esempio proprio ora ho digitato su google immagini “repressioni Lhasa” e, a parte il fatto che mi si sono aperte poche immagini, adesso il sito google.it non è più raggiungibile. Sono sicuro che lo sarà fra un po’ ma…sarà solo coincidenza?? Può darsi, ormai non mi stupisco più di nulla!

I programmi televisivi e le testate dei quotidiani seguono la stessa linea editoriale: il governo cinese spende proficuamente tantissime energie per applicare in maniera capillare la censura sui mass media e visti i risultati sulla popolazione direi che sta facendo un lavoro “eccellente” al fine di ottenere il suo scopo.


Due righe personali sulla questione tibetana e diritti umani:

Dalle notizie storiche che ho ricavato un po’ oovunque, il Tibet è stato “conquistato” varie volte dalla Cina, l’ultima nel 1949 dalla Repubblica Popolare Cinese. Sempre che si possa parlare di “conquista”, dato che siamo di fronte a una popolazione pressoché disarmata e incapace di reggere qualsiasi tipo di attacco da parte di un esercito. Un po’ come rubare le caramelle a un bambino.
Nonostante questo aspetto mi rendo conto che l’occidente si riempie troppo presto la bocca di valori e ideali che freme di esportare al di fuori dei propri confini, spesso con successo come per la democrazia in Iraq (mi scuso per la facile ironia).
L’occidente vuole che la Cina permetta la separazione del Tibet dalla Cina in quanto il principio di auto-determinazione nato dopo la prima guerra mondiale ci pare un diritto inalienabile. Purtroppo dobbiamo fare i conti su ciò che gli altri non pensano che certe cose siano inalienabili. Alla fin fine quando “Bossi & Compari di merende” gridano alla secessione e vanno a prendere ampolle d’acqua alla fonte del Po’ ci ridiamo un po’ su, dato che ci pare un’ipotesi tutt’altro che realistica. E non possiamo ignorare ciò che i cinesi, quindi il governo cinese, non hanno intenzione di fare e vedono anch’essi come non realistico: concedere l’indipendenza (e lasciar libero corso alla democrazia) a Tibet e Taiwan (ecc. ecc.).
La cosa che è assolutamente condannabile, piuttosto, è l’utilizzo di metodi repressivi più che violenti per mettere a tacere le voci di protesta tibetane. Il governo cinese non è mai stato tanto dolce nei confronti di chi gli dà torto e cerca di imporre idee diverse da quelle “allineate”.
Nell’ultima protesta tibetana sono stati commessi degli errori imperdonabili, dato che le manifestazioni non sono state completamente pacifiche. Sono stati effettivamente riportati danni a cose e persone, dal ferimento di poliziotti all’uccisione di cittadini.

I tibetani, dal canto loro, hanno buoni motivi per protestare e desiderare di non essere governati dal regime cinese. Da anni in Tibet le autorità cinesi fanno sì che vengano assunti, nei vari posti di lavoro, “cinesi di fiducia” (importati e con famiglia al seguito da sistemare) in modo preferenziale rispetto ai “tibetani indigeni”, che in questo modo hanno montato odio verso i cinesi. La situazione economica degli autoctoni, infatti, va peggiorando e durante le proteste sono stati attaccati dei cittadini cinesi: alcuni pare siano morti e i loro negozi bruciati.
La Cina ne ha approfittato per creare consenso verso la sua reazione e colpire più duro che poteva, aprendo il fuoco alla maniera cinese ([link]Tian’ an men docet). E’ come andare a rompere i coglioni a uno come Mike Tyson dandogli un calcio in culo: non ci si può aspettare comprensione o una risata.

Vs.

Le critiche contro questi sistemi repressivi sono legittime e doverose, ma mi viene in mente, tanto per fare 1 solo esempio pur avendone in testa molti, la ronda contro gli accampati in Val di Susa contro la costruzione della TAV, durante la quale anche molti anziani si son visti svegliare nel cuore della notte per una razione di manganello.
E cerchiamo di ricordare cosa è successo fino agli anni ’80 agli irlandesi che manifestavano per l’indipendenza dell’Irlanda. Questione di diritti umani. E i cinesi lo sanno che noi li critichiamo per i diritti umani, ma la domanda che loro si pongono è: perché aver bisogno di diritti umani?” Non ne abbiamo bisogno, la Cina è una mamma severa ma buona e picchia solo i cinesi cattivi. E non dimentichiamoci che stiamo criticando Mike Tyson per non esser capace di usare il dialogo, quando non è mai stato capace di farlo.

Ma ancora una volta l’occidente guarda sempre ai diritti calpestati dagli altri. Stessa ipocrisia utilizzata per convincerli ad inquinare di meno e per la questione del [link]dumping economico . Ci dimentichiamo però che è stato proprio la possibilità di inquinare indiscriminatamente, ahimè, che ci ha dato questo grado di benessere economico e non considerando che in media un americano inquina quanto 5 cinesi. E adesso ci aspettiamo che loro facciano diversamente proprio nella fase del loro maggiore sviluppo economico??
E cosa dire del fatto che sovvenzioniamo i nostri agricoltori rendendoli slealmente concorrenziali e competitivi con gli agricoltori africani e sudamericani, provocando la loro rovina economica nelle loro terre madri (salvo poi volerli cannoneggiare qui quando cercano di emigrare qui)? Anche questo è una sorta di dumping ma nessuno fa finta di accorgersene.

Insomma, nessuna giustificazione ai metodi dittatoriali e violenti dei cinesi, però non si può non capire certe sconcertate reazioni cinesi di fronte alle richieste di un “resto del mondo” che di porcate ne ha fatte pure troppe. Francamente non credo che abbiamo l’autorità morale per dir loro più di tanto…

E direi che con questo possiamo concludere per tornare alle solite cazzate più leggere! :)

18 commenti:

Daniela ha detto...

Saranno pure dei pipponi, ma l'argomento è davvero molto interessante...
Grazie per la visione più ampia che mi hai concesso! :)

Unknown ha detto...

ma grazie a te mia cara!! :)

ogni volta che scrivo più di una paginetta ho sempre il timore di far addormentare! :D

lucia ha detto...

no, proprio bello. interessante e completo. come al solito materiale su cui mumbleggiare.
ciao bestiola!

Fabio ha detto...

giorgio, bell'intervento. lo rileggerò al memorial che si terrà nei prossimi anni in tuo onore, per commemorare il dottore pisano che scomparve misteriosamente in Cina.... :-) :-) (tastcoglion! tastcoglion!) ^___^

Unknown ha detto...

fammi tastà per davvero vai!! :D :D

cmq siete stati tutti dei cari amici, davvero!! Mi mancherete in cella!

^____^'

Anonimo ha detto...

Se i cinesi (ma come dubitarne) coltivano aranci, te ne portero' un pajo onde allietare le tue grigie giornate nel braccio della morte alla Lubianka (vabbe' era a Mosca, ma ci sara' qualcosa di simile anche costi'....).
In effetti quello che descrivi mi riporta alla mente letture e testimonianze del secolo scorso.
La manipolazione della realta', come magistralmente descritta da quel budiulo di Orwell in 1984;
la rimozione automatica ad opera degli stessi cittadini, come i tedeschi durante il nazismo;
la comoda ignoranza per esempio dei miei nonni che hanno deglutito nell'ordine Mussolini, Togliatti, Berlinguer, Occhetto, D'Alema, W el Trony (e nella lista non c'e' Berlusconi solo perche' sono troppo toscani!) senza fare una piega ogni volta....
Quello che non condivido tanto e' la "chiamata in correo" dell'Occidente ogni qual volta un occidentale muove una critica alla Cina, la Russia, Cuba, Chavez, Lula... I tedeschi hanno spicinato 6 milioni di ebrei, ai teNpi, l'ameriani avevano sterminato l'Indiani, il colonialismo europeo ha schiavizzato e sbriciolato milioni di affriani, e il neocolonialismo delle murtinazionali continua indisturbato a farlo. Lo sappiamo, lo diciamo, lo crititichiamo, io in arcuni casi mi ci incazzo anche parecchio: noi disincantati post-atomici occidentali (a parte un manipolo di Casarini e naziskin) non ci sogniamo assolutamente di minimizzare, revisionare e giustificare, addirittura difendere i "panni sporchi" dei nostri padri.

Unknown ha detto...

Beato te che sei così ottimista e vedi solo esperienze passate nell'Europa!!

Io invece vedo che nell'occidente le censure e le propagnade stanno diventando, paradossalmente, anche più subdole e raffinate.

Tutto è fatto alla luce del giorno e i consensi crescono secondo quanto uno è più disposto a usare "bene" i mass media.
Guarda Bush, il presidente più idiota e farabutto che l'America abbia mai avuto (ah si, c'era anche Nixon, pardon!), ha avuto un secondo mandato, fai te!!

E volgiamo parlare dell'Italia?? Dopo Mani Pulite c'è chi è riuscito a mettere in testa alle persone che i politici sono stati, e lo sono tuttora, perseguitati da giudici che volevano eseguire un colpo di stato. E lo dicono in tanti. E in tanti, ai tempi del referendum sulla fecondazione assistita, mi risposero che loro avrebbero fatto ciò che diceva il Papa (leggi Ruini, leggi astensionismo), col risultato che gli italiani sono così tanto più interessati alla politica e alle cose serie che votarono solo il 25% degli aventi diritto (ancora mi vergogno a pensarci).

Io la situazione la vedo diversa dalla Cina solo per dimensione del fenomeno, ma temo che come statistica ci stiamo avvicinando pericolosamente...e hai un bel dire che "noi non difendiamo i panni sporchi dei nostri padri", se poi vince la lega, se dei nazisti massacrano un ragazzo e c'è chi dice che bruciare una bandiera di tela è più grave e pochi si indignano, se al governo va gente che ha dato dell'eroe a un condannato per mafia. Questo vuol dire che "noi" siamo un po' pochini per bastare al nostro paese. Anche in Cina ci sono quelli come "noi" che non apprezzano il regime, ma sono meno in percentulae (per questo ci sono i proxy che aggirano le censure...).

Forse è anche peggio per l'Italia, almeno i cinesi hanno un sistema che impedisce loro di informarsi, invece gli italiani le informazioni ce l'hanno ma se ne sbattiamo i coglioni...

E visto che ci sta bene, guardiamoci sto video di Travaglio che fa bene alla memoria e stupiamoci che non ci siano rivoluzioni di piazza...


http://it.youtube.com/watch?v=2mm4ohefXEo

Anonimo ha detto...

Ma io mica parlavo degli Italiani ;-)
E poi Nixon era un manigordo, ma era dimorto furbo,artro che giorgdabliu'....
Scherzi a parte, le crepe del nostro sistema non sono le voragini di Cina e dintorni. A Travaglio, PER ORA, un a pallottola nella nvca non glie l'hanno ancora iniettata...

Anonimo ha detto...

O, ma il tremoto?

Daniela ha detto...

Travaglio pare abbia fatto riflettere anche di recente...
Ha alzato un altro polverone sabato sera, quando era ospite da Fazio... non l'ho visto, ma ne stanno parlando tutti i tg... Schifani lo ha addirittura querelato per "affermazioni calunniose"! :S
In realtà si sta parlando tanto anche del terremoto in Cina... Dai un segno di vitaaa!!! :)

lucia ha detto...

gio sto leggendo del terremoto e anche che a pechino va tutto bene. ma le notizie sono terribili.
un abbraccio grande.

Unknown ha detto...

Cari amichetti, tranquilli!! Sono una pellaccia, per ora me la son scampata sia dalla polizia cinese che dal tremoto!!

Francamente io ne so quanto voi che siete dall'Italia e del terremoto ho saputo dai siti di informazione. In parole povere ho scoperto, con grande sorpresa, che gli abitanti di Pechino si sono riversati in strada in preda al panico e che gli edifici pubblici sono stati evacuati.
Si, dai giornali...perchè qui, nè io nè i miei collaboratori/amici/conoscenti abbiam sentito nulla di niente e nè tantomeno abbiamo visto o partecipato ad alcuna evacuazione (a parte quelle che giornalmente mi sono concesse per ovvi motivi fisiologici)!!

Anche perchè, nonostante a Beichuan pare sia crollato l'80% degli edicifici (minchia...da non credere!!), sentire il terremoto qua a Pechino è come se in Toscana si sentisse un terremoto con epicentro in Danimarca...al massimo qualcuno avrà visto un lampadario oscillare e da lì si è generato un po' di panico localizzato e la stampa via a esagerare...

lorvvv ha detto...

in realtà anche qui c'è gente che crede fermamente alla versione B, forse perché siamo a Pisa...
in ogni caso bisogna anche tenere in considerazione le foto che ritraggono poliziotti (o soldati) cinesi nascosti con in mano le tipiche tuniche da monaco tibetano. E' stato proposto che se le siano infilate e abbiano creato ad hoc situazioni di violenza per giustificare l'intervento del regime. chissà!?!?

Unknown ha detto...

Oh, Lorenzo caro!!

Che anche in occidente ci sia gente che crede nella versione B non mi stupisce, d'altra parte si trovano anche persone e libri che affermano che l'olocausto non esiste e che se lo sono inventato gli ebrei per ottenere favori dalle comunità internazionali...come ci sono altre persone che credono che l'attentato alle torri gemelle sia stato un auto-attentato degli USA per giustificare la guerra in IRAQ e papparsi il petrolio e appalti di ricostruzione!

Le foto dei monaci/poliziotti (che mi fanno avere un dejavù di un luogo e un anno...Genova 2001??) non le ho viste, hai un link?? sempre che mi riesca di accederci!
che dire, è anche possibile, d'altra parte non è una novità che molti monaci siano in realtà spie del regime, quindi può sia essere che si siano travestiti da monaci per fomentare, sia che i monaci infiltrari abbiano tolto la tunica per manganellare!! boh!?! Ho letto un'intervista a un monaco che ha parlato di spie cinesi fra i monaci, di cinesi favoriti rispetto ai tibetani che son sempre più esasperati, di negozi dei cinesi bruciati dai tibetani, ma non di poliziotti travestiti da monaci, ma sarebbe interessante poter approfondire!

Unknown ha detto...

Ho visto la foto incriminata, quella che si dice fatta dal satellite. E poi ho trovato varie discussioni su essa.

Allora, lungi da me dal voler difendere le reazioni cinesi, riporto le obiezioni alla foto che mi sono sembrate più sensate e sulle quali secondo me è interessante discutere.

La foto - e una delle "obiezioni" che cito - è a questo link:
http://buddhism.kalachakranet.org

poi cliccate sul primo link che trovate nella alla scritta:

"China's real face is showing in Tibet again...
please see the articles on this page. and my new Blog"

poi scorrete in basso e troverete la foto dei militari con le tonache in mano.


(non posso fare di meglio, cioè non posso linkare direttamente il documento, visto che posso accedere a quel sito solo tramite proxy!! Anzi, se qualcuno mi dà il link diretto al post del blog mi fa un piacerone)

In pratica questo è un sito pro-buddista e pro-indipendentista che però SMENTISCE la versione dei poliziotti provocatori. Questo nonostante nel blog si accusino più volte le autorità cinesi, quindi direi che la fonte è attendibile!!
Il sito è censurato qui, quindi non è un trucco di regime!!

Ecco le obiezioni alla foto:

- si dice che la foto è fatta da satellite. Avete mai visto una "fotografia satellite" presa da tale visuale?

- ho letto da più fonti che i colori del ciclo-taxi di Lhasa sono cambiati a partire dal 2005.

- quelle divise dei poliziotti non sono più utilizzate da tempo, come affermano anche le autorità cinesi (cosa facilmente verificabile, sarebbe stupido mentire su questa cosa!!)

- pare che la foto sia del 2003. Durante le riprese di un film, essendosi i monaci rifiutati di recitare come comparse, sono stati sostituiti dai soldati, che in Tibet ricevono le tonache. Pratica corrente laggiù, così pare... Questa non è una versione buttata lì, ma è presa dal sito che ho citato poco sopra, un sito pro-indipendentista!!


Quindi la foto pare un falso clamoroso...ciò non toglie la possibilità di sospettare di manipolazioni di ogni genere riguardo la protesta, come indicato nello stesso blog da altri articoli!

cmq cercate in rete stralci da questo libro, ho letto cose agghiaccianti...

Heinrich Harrer, Sette anni nel Tibet, Mondadori, Oscar bestsellers, 1999

Unknown ha detto...

Ho trovato un altro paio di link interessanti.

Uno è (come non averci pensato prima!!) del noto ricercatore anti-bufale Paolo Attivissimo

LINK

che come sempre inserisce un sacco di fonti fra le quali

QUESTA di "savetibet.org", quindi decisamente attendibile (sito oscurato qui in Cina, come anche quello di Attivissimo, che usa il mio stesso tipo di blog!!)

Insomma, la foto è una cazzata immane e l'appello che circola in rete un falso colossale che, secondo me, non fa che alleggerire la posizione della Cina dandogli un'ulteriore possibilità di affermare di esser vittima di un complotto mediatico: non diffondete quell'appello!!

Anonimo ha detto...

in italia tutti i tiggi' hanno fatto passare le immagini di polizia indiana e nepalese che picchia i tibetani come se fossero la polizia cinese!

questa e' la propaganda.

e, non giustifica nulla, ma non dimentichiamoci che i cinesi sono intervenuti in tibet dopo che il governo tibetano ha cominciato ad armare le milizie dei latifondisti tibetani del sichuan contro i contadini, e che la cia ha continuato a rifornire di armi e di infiltrati il tibet fino agli anni 70.
ripeto, non giustifica, ma i cinesi hanno la memoria lunga di cio' che gli occidentali nascondono cosi' bene.

cio' che sta distruggendo il tibet e' il capitalismo aggressivo della globalizzazione. basta andare al fast food sul barkhor per rendersene conto. altro che esercito.

tonii

Unknown ha detto...

@ Tonii

se è per questo dopo il terremoto ho ricevuto decine di telefonate ed e-mail disperate per sapere se ero sopravvissuto, perchè pare che i Tg italiani abbiano lasciato credere che Pechino fosse stata discretamente interessata dal terremoto, mentre non conosco nessuno che non l'abbia sapputo che dalla Tv (e ne conosco di gente di qui!!)!!

A questo punto le immagini della polizia nepalese fatta passare per cinese non so se sono più frutto della beata ignoranza dei giornalisti che ovviamente non sapranno niente di geografia (parlo anche di distanza Pechino-Sichuan), o se è davvero propaganda anti-cinese! Propendo di più per la tesi dell'ignoranza, anche perchè per far "propaganda" un minimo di cervello, oltre che di stronzaggine, ci vuole! ;)

Riguardo gli armamenti, interessante contributo il tuo, a dimostrazione che nessuno sulla terra si fa mai gli affari suoi nel proprio paese, guarda finanziamenti e armi ai talebani per contrastare il comunismo russo, per poi correre ai ripari. Hai qualche link?