giovedì 10 luglio 2008

La grande (e inutile) muraglia

Torniamo ai grandi classici della Cina!

Non ci si può definire veri uomini se non si è scalata la Grande Muraglia almeno una volta nella vita”

Me l’hanno detto un po’ tutti i cinesi quando hanno saputo che sarei partito alla volta della Grande Muraglia. Inizialmente non ho ben compreso il motivo di questa sorta di proverbio. Ho pensato che forse un tempo ci arrivavano a piedi da Pechino (circa 50 km) per poi passeggiarci…
Poi ho capito il motivo che fa nascere questo modo di dire e ho appurato che i cinesi non hanno la più pallida idea di cosa sia il trekking!! Alcuni punti in effetti sono piuttosto ripidi e quindi faticosi per i grassi turisti americani che vengono sbattuti qui dalle guide locali, ma, parlandoci chiaramente, chi è stato almeno una volta in montagna o fa regolarmente anche un minimo di sport non può avere problemi!

La Grande Muraglia ha una storia lunghissima, alternata e travagliatissima!

La sua costruzione è cominciata nel VII secolo a.c. durante il periodo dei regni combattenti di cui faccio menzione in questo post e servivano a difendere ogni regno dagli assalti degli altri regni ostili.


Nel 221 a.c. l’imperatore Qing Shihuang (quello dell’esercito di terracotta) operò una prima unificazione della Cina e quindi pensò bene di collegare fra loro anche le varie mura già esistenti. Questo nel tentativo di difendere il regno dal nemico di sempre, i nomadi provenienti dalle praterie della Mongolia, che nell’immaginario cinese erano l’equivalente degli Unni per i romani.

I lavori di completamento della Muraglia non sono mai stati continuativi e il suo allungamento è stato ripreso e interrotto più volte e, alla fine, interrotti definitivamente con la dinastia Ming nel 1600.
In verità tale strategia difensiva era utile solo a livello psicologico in quanto la grande muraglia non ha mai rappresentato un’efficace difesa: nonostante sia alta 10 metri e larga più di 6 metri alla base, la sua lunghezza non ha mai permesso un controllo totale e i “cattivoni” riuscivano a passare attraverso le porte presenti lungo il percorso, veri e propri punti deboli. La mancanza di manutenzione, inoltre, ne ha sgretolato spontaneamente una buonissima parte.
Il massimo della lunghezza raggiunta dalla Muraglia è di 50.000 km, mentre oggi ne rimangono solo 6000: cedimenti per colpa di criteri costruttivi non adeguati ai diversi tipi di terreno (alcuni punti sono stati costruiti perfino su terreni paludosi e desertico-sabbiosi!), mancata riparazione e soprattutto la depredazione dei mattoni da parte dei contadini per costruirsi abitazioni e recinzioni hanno causato il forte rimaneggiamento.

Ora come ora, come si potrà immaginare, è trattata come una grande attrazione turistica e ciò che si può vedere visitandola è in realtà una porzione restaurata ad hoc per i turisti. Ovvero la muraglia è stata restaurata esattamente per il tratto che si può vedere lungo il serpeggiante percorso che si compie durante la passeggiata, mentre ciò che l’occhio non raggiunge è lasciato ad un’incuria che non rende giustizia alla grandiosità della costruzione.
La vocazione affaristica dei cinesi è evidente quando in posti come questo riesci a trovare zone spenna-turisti di ogni tipo, come questo cammello portato apposta dalla non lontanissima Mongolia per far foto a pagamento sul suo groppone e le magliette che dimostrano ai vostri amici che ora siete diventato un uomo (esistono anche le versioni nel più fine “I HAVE climbed the Great Wall” !!).





Esprimendo il mio giudizio personale (e quindi come al solito insidacabilmente giusto ^___^ ), devo dire che…pensavo peggio!! In molti mi avevano detto, cito quasi testualmente:
“si, vacci perché ci devi andare e và vista, però non ti aspettare niente di che, alla fine è solo un grosso muro!”.

E io sono partito già sapendo che ne sarei rimasto un po’ deluso. Invece essere in presenza di un luogo che ormai è una sorta di mito per chiunque, e figuriamoci per me che volevo andarci sin da bambino, è stato emozionantissimo. Stentavo a credere di essere lì…
Le mura si perdono a vista d’occhio, sembra impossibile che degli essere umani siano riusciti a costruire un’opera così ciclopica e il fatto che sapessi del trucco del restauro non mi ha tolto neanche un po’ dello stupore che avrei voluto avere.

Vi sono 3 siti principali per arrivare alla Grande Muraglia, a distanze diverse e con affollamento turistico inversamente proporzionale a queste:

- Badaling (50 km dalla capitale)
- Mutianyu (70 Km)
- Simatai (90 km)

L’ultimo sito è quello effettivamente più corrispondente allo stato attuale della Grande Muraglia, senza grosse restaurazioni e senza aggiunte di sostegni lungo il percorso per facilitare la scalata da parte dei turisti.

Io sono stato a Badaling, ma sto pensando di fare un giro a Simatai, vedremo!

All’arrivo avevamo 2 scelte: la parte più dolce ma mooolto più affollata, o la parte più dura e meno presa d’assalto! Siccome sono un uomo vero e odio il casino che vedete nelle foto sotto, ho scelto per la parte più avventurosa e maschia del percorso!





Appena fatti due passi noto subito qualcosa che mi fa incazzare!! Sulle montagne, in bella vista, c’era un’enorme e ingombrantissima insegna che inneggiava ai giochi olimpici!! Uno sfregio alla muraglia e alla montagna!





Però il panorama nel quale è immersa la muraglia è decisamente confortante e la passeggiata me la godo in pieno! In circa un’oretta si riesce ad arrivare, senza sforzarsi troppo, fino a dove è consentito arrivare, dopodiché è tutto transennato e comincia il tratto non restaurato (unico punto dove si può vedere la muraglia senza artifizi).





Un paio di scalinate ci hanno fatto un po’ ansimare, in effetti sono stati gli unici punti che ci hanno dato un po’ di difficoltà…non credo che le foto riescano a render bene l’idea di come siano ripidi questi gradini, però ve ne metto un po’, anche trovate in rete, così potete farvi un’idea!!







Al ritorno non ho potuto fare a meno di notare l’ennesimo esempio di integrazione paesaggistica cinese, l’esistenza di rigidi piani regolatori si fa evidentemente sentire nella Cina moderna!! E ovviamente, anche qui, non poteva mancare l’angolino per le “foto d’epoca”, come accennato nel post precedente!





Alla fine della discreta scarpinata, che comunque è stata molto più perigliosa nella discesa che nella salita in quanto gli scalini sono letteralmente consunti ed ha cominciato a piovere DI BRUTTO, non posso che confermare che un viaggio alla Grande Muraglia vale assolutamente la pena!
Prima di tutto perché è bella.
Secondo perché rappresenta simbolicamente una parte del carattere dei cinesi, i quali sono ancora molto chiusi e diffidenti verso lo straniero. Per conquistare la fiducia di un cinese del nord o di Pechino, a meno che non sia piuttosto giovane, ci vuole un po’ di tempo, e una volta tradita questa fiducia si può esser sicuri di non recuperarla più. E c’è da capirla questa diffidenza, viste le varie invasioni subite dai mongoli nomadi, dai crudeli giapponesi e dalle forze straniere occidentali che ne hanno distrutto buona parte dei monumenti più belli non moltissimi anni fa…

3 commenti:

Daniela ha detto...

Posso raggiungerti e fermarmi una settimanina?!
Se faccio su e giù tutti i giorni dovrei essere pronta per la prova costume, no?! :D

Unknown ha detto...

vieni vieni, ti faccio scarpinare io che qui c'è da fare i km come se fossero noccioline!!

^___^


E se poi vuoi fare i glutei, ti faccio venire a lavorare da me: 6 piani di scale senza ascensore, tutti i giorni almeno 2 volte al giorno (oggi 4 volte!), vedrai come ti invidieranno le amiche!! :)

Daniela ha detto...

Ah però!
Una settimana allora sarà più che sufficiente!!! :S
Arrivooo!!! :D :P